Il Regno Unito presenta una vegetazione piuttosto varia, fortemente influenzata da secoli di attività dell’uomo, che ha costruito un paesaggio originale. La maggior parte del territorio, fatta eccezione per i rilievi, per le estese brughiere delle regioni settentrionali e occidentali e per le zone umide, era un tempo ricoperta di foreste decidue in cui predominava la quercia. Di queste foreste originarie non restano che brevi tratti, soprattutto al sud, che costituiscono l’11,7% del territorio nazionale (2005).
Gran parte del territorio del Regno Unito è occupato da brughiere, terre dai suoli poveri dove i forti venti consentono solo la crescita di una vegetazione arbustiva costituita in prevalenza da eriche e ginestre. L’opera di bonifica di ampie aree paludose, quali i Fens nell’Anglia orientale e nel Somerset, ha trasformato queste terre in pascoli e arativi.
Molte specie vegetali acquatiche hanno subito le conseguenze dell’espansione dell’agricoltura e dell’urbanizzazione, e alcune si trovano ormai solo in aree protette. L’alce, che vive nelle Highlands scozzesi e nell’Exmoor, e il cervo rosso, nei boschi scozzesi e nell’Inghilterra meridionale, sono i soli grandi mammiferi che rappresentano la fauna endemica, oltre ai pony selvatici dell’Exmoor e del New Forest. La pratica della caccia ha causato l’estinzione del lupo e del cinghiale, le cui popolazioni erano un tempo numerose. Tra i mammiferi di piccole dimensioni sono presenti la volpe, il tasso, la lontra, l’ermellino, la donnola, la lince, la martora, la puzzola, lo scoiattolo rosso, la talpa e la lepre.
Alcune specie sono minacciate di estinzione o hanno una diffusione molto limitata:
la lince si trova solo in alcune zone della Scozia, la lontra vive perlopiù nell’Inghilterra sudoccidentale, nelle isole Shetland e nelle Orcadi, mentre lo scoiattolo rosso si trova quasi esclusivamente nell’isola di Wight e in Scozia. Nel paese vivono inoltre varie specie di anfibi e di rettili, questi ultimi assenti nell’Irlanda del Nord.
Il Regno Unito è per molti aspetti un paradiso ornitologico che offre diversi habitat naturali a specie sia stanziali sia migratorie. Tra le prime si annoverano il passero, il merlo e il fringuello, oltre al pettirosso, al martin pescatore, allo scricciolo, al picchio, al corvo e alla cincia. Durante l’estate il paese viene popolato dalla rondine e dal cuculo. D’inverno gli estuari sono colonizzati da molte specie di anitre, oche e altri uccelli acquatici.
Il Regno Unito ha un’antica tradizione di pesca marittima, sebbene oggi non vi sia più quella ricchezza ittica che ha sostenuto nel passato una fiorente industria. Tra le specie principali presenti nelle acque del paese figurano il merluzzo
lo sgombro, il nasello e l’aringa, mentre in laghi e fiumi vivono il salmone, la trota, il pesce persico e il lucci